
Programmi Spaziali
Negli ultimi anni l’interesse per l’esplorazione spaziale è tornato a livelli che non si vedevano dai tempi del programma Apollo, quando la NASA portò per la prima volta l’uomo sulla Luna.
Dopo decenni di relativa calma, la competizione per la conquista dello spazio si è riaccesa, spinta da nuovi protagonisti e da obiettivi molto più ambiziosi.
La rinnovata competizione geopolitica vede la Cina impegnata a raggiungere — e forse superare — gli Stati Uniti, mentre India, Giappone, Europa e diverse potenze emergenti puntano a rafforzare la propria presenza spaziale per non restare indietro.
Il dominio dello spazio, oggi più che mai, rappresenta anche una leva di potere economico e strategico sulla Terra.
Per questo molti osservatori parlano di una vera e propria “Space Race 2.0”, una nuova corsa allo spazio paragonabile a quella tra Stati Uniti e Unione Sovietica durante la Guerra Fredda.
Novità della moderna corsa allo spazio è il ruolo crescente del settore privato.
Grazie ai progressi tecnologici e ai capitali della moderna economia globale, aziende come SpaceX, Blue Origin, Axiom Space, Rocket Lab, Astrobotic, Intuitive Machines e molte altre sono oggi in grado di affiancare le agenzie spaziali nello sviluppo di lanciatori, capsule e moduli lunari.
Aziende spesso sostenute dai governi che hanno il doppio vantaggio di aumentare la concorrenza, accelerare l’innovazione e condividere lo sforzo finanziario con il settore privato.
Obiettivo di prestigio non è il solo ritorno sulla Luna — traguardo già raggiunto con Apollo — ma stabilirvi una presenza permanente e usare il nostro satellite come trampolino di lancio verso Marte, la prossima grande frontiera dell’umanità.
A ciò si affiancano interessi più immediati ma strategici: il controllo delle orbite terrestri, la sorveglianza dello spazio cislunare, e lo sfruttamento delle risorse minerarie lunari e asteroidali.
La prima corsa allo spazio si concluse con l’implosione dell’Unione Sovietica, ormai incapace di reggere il passo degli Stati Uniti. Anche in Occidente l’interesse andò diminuendo: non si riteneva più necessario spendere miliardi di dollari per una competizione che appariva ormai vinta.
L’attenzione si spostò così verso la presenza in orbita terrestre, considerata più utile anche per gli affari e le esigenze della vita sulla Terra.
Dalla fine del programma Apollo a oggi, si sono sviluppate le reti satellitari di telecomunicazione, sorveglianza e navigazione, mentre la ricerca scientifica ha proseguito il suo cammino attraverso la Stazione Spaziale Internazionale e numerose sonde interplanetarie.
L’esperienza accumulata in questi decenni e la grande quantità di dati scientifici raccolti hanno permesso di compiere quegli avanzamenti tecnologici che oggi rendono alla nostra portata gli obiettivi della nuova corsa allo spazio — una corsa che, per la prima volta, potrebbe trasformare l’umanità in una civiltà multiplanetaria, pronta a lasciare la propria culla per esplorare e vivere nell’immensità dello spazio.
Se così sarà, stiamo vivendo un momento storico senza precedenti — e questo sito nasce per raccontarlo, analizzando i programmi, le missioni e le tecnologie che stanno costruendo il futuro dell’esplorazione spaziale.
Notizie
Ultime notizie dal mondo dello spazio.


10-11-2025 - Pronto per la spedizione in Florida il quarto modulo europeo di servizio per la Orion
Il quarto European Service Module (ESM-4), sviluppato in Europa per la capsula Orion nell’ambito delle missioni Artemis, è stato completato presso gli stabilimenti Airbus a Brema (Germania) ed è pronto per essere trasferito in Florida, presso il sito di integrazione e lancio della NASA a Cape Canaveral.
Il modulo sarà utilizzato per Artemis IV, e fornirà propulsione, energia, controllo termico e supporto vitale per la navicella Orion durante il viaggio verso la Luna.


13-11-2025 - Recuperato con successo il primo stadio del New Glenn al secondo lancio
Il primo stadio del razzo New Glenn, sviluppato da Blue Origin, è stato recuperato con successo sulla chiatta Jacklyn dopo il lancio della missione NG-2, che ha portato verso Marte i due satelliti ESCAPADE per conto della NASA.
Si tratta di un traguardo fondamentale sia per l’azienda sia per il contributo al programma Artemis, poiché rappresenta un importante passo avanti nello sviluppo dell’architettura legata al lander lunare Blue Moon, che utilizzerà tecnologie derivate da New Glenn e dalla riusabilità del primo stadio.


20-11-2025 - Presentato il consorzio industriale per la construzione di Argonaut
Durante una conferenza stampa, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha presentato ufficialmente il consorzio che realizzerà Argonaut, il lander lunare europeo. La guida industriale sarà affidata a Thales Alenia Space, con la partecipazione di OHB e Nammo Space.
Argonaut rappresenta uno dei principali contributi dell’Europa al programma Artemis della NASA ed è progettato per trasportare carichi scientifici e logistici sulla superficie della Luna. La consegna del primo lander è prevista per il 2030, mentre il primo allunaggio operativo è attualmente pianificato per il 2031.
21-11-2025 - Esploso durante i test i primo booster V3 di Starship
Il primo booster della versione V3 di Starship, che avrebbe dovuto effettuare un volo di prova all’inizio del 2026, è esploso durante un test di pressurizzazione presso il Massey Test Site (Texas).
Non sono ancora note con precisione le cause e l’entità del danno, ma è probabile che l’incidente comporti un ritardo nella timeline di sviluppo di Starship. Alcuni analisti ritengono che possa avere un impatto anche sul derisking del lander lunare HLS, mettendo a rischio la fattibilità del lancio di Artemis III entro la fine del decennio, se dovessero verificarsi ulteriori ritardi.


20-11-2025 - Completato il primo test di vuoto termico sulle tute spaziali AxEmu per l'allunaggio
Axiom Space ha completato con successo il primo test di vuoto termico sulle tute spaziali AxEMU, sviluppate per la NASA e destinate a essere utilizzate sulla superficie lunare dagli astronauti delle missioni Artemis, a partire da Artemis III.
Il test è stato condotto in camera ambientale e rappresenta un passaggio fondamentale per verificare la resistenza dei materiali e il funzionamento dei sistemi di supporto vitale in condizioni simili a quelle presenti sulla Luna, caratterizzate da sbalzi termici estremi e assenza di pressione atmosferica.




27-11-2025 - Approvato il nuovo budget ESA per il triennio 2026–2028
Durante il Consiglio ministeriale dell’Agenzia Spaziale Europea, tenutosi il 26 e 27 novembre 2025, è stato approvato il budget per il triennio 2026–2028, pari a 22,1 miliardi di euro. Si tratta di un aumento di circa il 30% in termini nominali, o del 17% al netto dell’inflazione, rispetto al budget del triennio precedente.
L’importo approvato è sostanzialmente in linea con quanto richiesto dall’ESA (22,2 miliardi di euro) e consentirà di proseguire e potenziare i principali programmi dell’agenzia, con particolare attenzione a:
sviluppo del settore spaziale privato europeo, in particolare nel campo dei lanciatori,
ricerca scientifica e osservazione della Terra,
esplorazione umana e robotica,
applicazioni satellitari, tra cui navigazione e telecomunicazioni.
Per quanto riguarda il contributo europeo al programma Artemis della NASA, sono stati **confermati i finanziamenti per il lander lunare europeo Argonaut e per il sistema satellitare di navigazione e comunicazione lunare Moonlight.


27-11-2025 - L'ESA annuncia le nazionalità dei primi tre astronauti europei che voleranno verso la Luna
L’ESA ha annunciato che i primi tre astronauti europei a volare verso la Luna saranno di nazionalità tedesca, francese e italiana. In particolare il primo europeo a raggiungere l'orbita lunare sarà tedesco e partirà con la quarta missione lanciata verso il Lunar Gateway, la stazione spaziale lunare che in parte è costruita in Europa.
Non sono ancora stati selezionati i singoli astronauti nè si è fatto accenno ad una possibile discesa sulla superficie della Luna. Gli astronauti europei rimarranno probabilmente sul Lunar Gateway in orbita lunare.


03-12-2025 - Land Space lancia il primo razzo riutilizzabile cinese ma manca il recupero del primo stadio
Il lancio del razzo Zhuque-3, costruito da LandSpace, azienda privata cinese, è avvenuto con successo il 3 dicembre 2025 dal Jiuquan Satellite Launch Center. Il vettore ha inserito in orbita il secondo stadio come previsto.
L’azienda ha tentato il recupero del primo stadio, che sarebbe dovuto atterrare su una piattaforma nel deserto del Gobi (zona di ripresa a valle del sito di lancio).
La manovra di rientro è stata eseguita, ma durante l’accensione finale per l’atterraggio (landing burn) si è verificata un’anomalia: uno dei motori del primo stadio è esploso, facendo sì che il razzo si schiantasse vicino alla piattaforma e finisse in una spettacolare esplosione.
È comunque un risultato importante per l’azienda: per la prima volta il vettore Zhuque-3 ha raggiunto l’orbita e sono state testate le manovre di rientro e i sistemi di controllo termico/assetto del primo stadio. I dati raccolti saranno utili per perfezionare la manovra in vista di futuri tentativi di recupero.
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